Vince la Merkel, ma la Germania è ingovernabile

Vince la Merkel, ma la Germania è ingovernabile

Come volevasi dimostrare

Le elezioni tedesche hanno decretato la vittoria di Angela Merkel. Il suo partito, la CDU, ha prevalso anche se il risultato numerico dei consensi è giunto al minimo storico. Si è concretizzata quindi uno scenario che alla vigilia era temuto fortemente dagli osservatori.

A tradire la Cancelliera sono stati proprio i suoi ex-connazionali della Germania Est, i quali hanno fatto registrare il più alto tasso di consenso per l’estrema destra.

Dopo l’esito Martin Schulz, segretario del secondo partito tedesco e alleato della Merkel nella coalizione di compromesso, ha dichiarato di voler passare all’opposizione.

Non sarà quindi ripetibile l’esperienza di governo che si è appena chiusa. Ma che quel che è più grave risiede nel fatto che numericamente non ci sarebbero soluzioni di maggioranza.

I possibili scenari

La situazione è complicata dal grande successo elettorale ottenuto dall’estrema destra, che con il 13% dei suffragi entra nel Bundestag con circa 90 deputati. E’ la prima volta dalla caduta del Nazismo che un partito a destra della CDU riesce ad essere rappresentato nel parlamento tedesco.

Il loro ingresso sottrae di fatto voti utili alla formazione di una maggioranza. Angela Merkel, eletta Cancelliera per la quarta volta, ha già inviato segnali ai leader del quarto e del quinto partito di Germania, i Liberali ed i Verdi.

Una coalizione con questi due schieramenti è già stata battezzata “Giamaica” per i colori dei partiti coinvolti, e si presenta come un’ipotesi difficile almeno per quanto riguarda le trattative.

I Verdi, infatti, hanno già messo le mani avanti, dichiarando che eventuali accordi saranno sottoposti ad attente e difficili valutazioni. E che comunque non sono disposti ad accodarsi a decisioni che non fossero in sintonia con i loro valori di base.

Nel ringraziare i propri elettori Angela Merkel non si è nascosta dietro ad un dito, ammettendo il grande esodo di consensi. Una delle sue prime dichiarazioni è stata quella di volersi impegnare nel capire le ragioni della fuga degli elettori verso il partito di estrema destra AFD. E di voler recuperare i loro consensi.

Insomma tutto fa pensare che la “campagna elettorale della Merkel non sia finita. L’era dei compromessi la fa da padrona anche in Germania. Una situazione imbarazzante che non mancherà di coinvolgere anche le scelte europee.

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